Lettera del direttore - Ottobre 2024 - News - Oratorio Don Bosco


Lettera del direttore - Ottobre 2024

 

"La comunità è un diamante”

Carissimi,

all’inizio di un nuovo anno pastorale insieme vorrei portare a ciascuno di voi il mio saluto e il mio incoraggiamento per vivere al meglio la sfida che le tante iniziative che abbiamo messo in campo nelle programmazioni di settembre, possa portare nuovo slancio alla nostra bella opera che è presenza salesiana viva nel territorio di Rivoli.

L’apostolo Pietro scrive: «Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo» (1Pt 2,4-5).

La Chiesa di Cristo è costituita da “pietre vive”.

Il contrasto tra l’immagine della pietra e il suo aggettivo rende particolarmente incisiva questa metafora biblica. Siamo di fronte a un ossimoro: la pietra indica stabilità, perché è ferma e immobile. La pietra viva, invece, è segno di movimento e di vitalità.

Siamo chiamati ad essere pietre vive e tra tutte le pietre al mondo, la più viva e la più preziosa è sicuramente il diamante. Nelle tradizioni occidentali, è il simbolo della sovranità universale, dell’incorruttibilità, della realtà assoluta. La nostra realtà pastorale è come un diamante grezzo ma può ed è chiamata a diventare un diamante prezioso di inestimabile valore.

Cinque sono le qualità che fanno di questa pietra misteriosa il simbolo della purezza e il pegno d’amore eterno, ed è attraverso queste cinque doti che il diamante si offre e s’impone per sempre.

1. La sua durezza. Il diamante è noto per essere il più duro dei minerali e quindi è il più puro. Solo un altro diamante lo può scalfire. La nostra Comunità Educativo Pastorale può recuperare questo aspetto attraverso uno dei doni dello Spirito Santo: la Fortezza, per non lasciarsi scalfire, ferire, spaccare, per superare tutte le avversità del tempo senza mai alterarsi nella propria identità e genuinità.

2. La sua purezza. Forma cristallina del più semplice degli elementi (il carbonio puro), il diamante è la più pura delle pietre preziose. La nostra Comunità Educativo Pastorale è chiamata a mantenersi pura come qualità interiore, per tenersi lontana dal peccato e priva di colpe. Capace di perdonare e lasciarsi perdonare.

3. Il suo scintillio. Non c’è pietra che possa eguagliare lo scintillio del diamante. Il valore della nostra testimonianza può e deve accompagnare nuove persone a Cristo. Testimoni credenti e credibili.

4. Le sue sfaccettature. Ogni faccia è unica e singolare perché guarda verso una direzione diversa ma per continuare ad essere parte del diamante deve necessariamente rimanerne connessa, non può staccarsi.

I gruppi e le associazioni che compongono la nostra Comunità Educativo Pastorale possono dialogare insieme e completarsi a vicenda, senza perdere la propria specificità e creando sinergie nuove possono venire incontro ai molteplici bisogni dei ragazzi e delle famiglie.

5. Rifrange la luce. La sua trasparenza e le sue innumerevoli sfaccettature creano una serie di prismi con molti angoli che permettono alla luce di entrare nella pietra da innumerevoli direzioni per poi rifrangersi verso nuove direzioni, creando inediti e meravigliosi giochi di colore. Una Comunità Educativo Pastorale trasparente è capace di essere docile all’azione dello Spirito Santo che in ogni epoca storica entra nella vita delle singole persone da innumerevoli direzioni e proponendo a ciascuno una missione speciale e personale manifesta la sua creatività nei carismi.

 

La meta è preziosa e proprio perché è preziosa, è altrettanto alta da raggiungere come sono alti e preziosi i carati di un diamante.

Ma Dio ha deciso di abitare dentro le nostre vite per chiamarci alla grandezza e non per vederci annaspare in sentieri senza uscita o rintanati in qualche grotta perché nel percorso abbiamo perso la via e non vogliamo più rischiare.

Preghiamo allora il Signore perché questo nuovo anno pastorale ci insegni ad essere pietre viventi, forti, pure, scintillanti, singolari e connesse, capaci di rifrangere la Sua luce per raggiungere insieme le alte vette della Fraternità e della Speranza.

don Gianmarco Pernice

Lettera del direttore